A Salty Dog è una delle canzoni più magiche che siano mai state pubblicate. Dà il titolo all’album omonimo pubblicato dai Procol Harum nel giugno del 1969.
Ecco il testo con la mia personalissima traduzione tra parentesi.
A Salty dog (Un Lupo di mare)
‘All hands on deck, we’ve run afloat!’
(“Tutti in coperta, ci siamo disincagliati”)
I heard the captain cry
(ho sentito il capitano urlare)
‘Explore the ship, replace the cook:
(“esplorate la nave, sostituite il cuoco” *vedi commento di Mauro)
let no one leave alive!’
(“non lasciate nessuno vivo”)
Across the straits, around the Horn:
(attraverso gli stretti, intorno all’Horn)
how far can sailors fly?
(quanto lontano possono volare i marinai?)
A twisted path, our tortured course,
(un percorso tortuoso, la nostra strada tormentata)
and no one left alive
(e nessuno lasciato vivo)
We sailed for parts unknown to man,
(Partimmo per luoghi sconosciuti all’uomo)
where ships come home to die
(dove le navi vanno a morire)
No lofty peak, nor fortress bold,
(Nessuna vetta elevata, nessuna fortezza audace)
could match our captain’s eye
(poteva eguagliare l’occhio del nostro capitano)
Upon the seventh seasick day
(Al settimo giorno di mal di mare)
we made our port of call
(trovammo il nostro approdo)
A sand so white, and sea so blue,
(una sabbia così bianca, ed un mare così blu)
no mortal place at all
(un luogo per niente mortale)
We fired the gun, and burnt the mast,
(scaricammo le armi, bruciammo l’albero)
and rowed from ship to shore
(e remanno dalla nave fino a terra)
The captain cried, we sailors wept:
(Il capitano gridava, noi marinai piangevamo:)
our tears were tears of joy
(le nostre lacrime erano lacrime di gioia)
Now many moons and many Junes
(molte lune e molti Giugno)
have passed since we made land
(erano passati prima che prendessimo terra)
A salty dog, this seaman’s log:
(Un Lupo di mare, questo marinaio)
your witness my own hand
(la mia mano ti è testimone)