Di Mich vorrei mettere in evidenza le doti intellettuali come il fatto che è alta, bionda, occhi azzurri, longilinea… insomma, indiscutibilmente gnocca.
E invece parlerò di quel suo modo tipicamente torinese di farsi apparentemente sfiorare dalle cose del mondo. Sempre calma e misurata sembra partecipare distrattamente… ma l’occhio vivo (salvo dopo qualche cicchetto dove la palpebra cede inesorabile sotto il peso del, anche poco, alcol) tradisce l’interesse e la curiosità sempre pronta a scrutare tra le pieghe dell’umano sentire.
Ma Mich sa essere anche spiritosa, durante i nostri scambi in fase di stesura della classifica mi ha fatto più volte cappottare dal ridere. Tra le altre cose mi ha scritto:
Nello scegliere queste canzoni mi sono chiesta più volte se era il caso di darmi qualche aria da intellettuale snob e citare solo violoncellisti balcanici del primo novecento oppure cedere al nazional popolare e ammettere predilezioni discutibili (discutibili da chi poi?) per cantabilissime canzonette pop. Alla fine va così: ho messo insieme le 10 canzoni che hanno qualcosa da dirmi o che in qualche modo mi fanno divertire, cedendo al più ovvio sentimentalismo musicale e facendo accostamenti quantomeno azzardati. Sono in ordine disciplinatamente alfabetico e accanto a ogni titolo segnalo una piccola citazione dal testo.
Le 10 canzoni di Michela
- All apologies, Nirvana (cit. “what else should I be”)
- Basket Case, Green Day (cit. “grasping to control so I better hold on”)
- Emozioni, Lucio Battisti (cit. “e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile morire”)
- Hey you, Pink Floyd (cit. “open your heart, I’m coming home”)
- Il testamento, Fabrizio De Andrè (cit. “non maleditemi non serve a niente tanto all’inferno ci sarò già”)
- Journey through the past, Neil Young (cit. “will you think of me and wonder if I’m fine?”)
- Lucky, Radiohead (cit. “the head of state has called for me by name, but I don’t have time for him”)
- Stupendo, Vasco Rossi (cit. “sì, stupendo, mi viene il vomito”)
- Take it with me, Tom Waits (cit. “phone’s off the hook, no one knows where we are”)
- Ultimo amore, Vinicio Capossela (cit. “piangendo urlando e godendo quella notte lei con lui si unì”)
Ha lasciato a noi la scelta della canzone e noi ci siamo buttati su Stupendo di Vasco Rossi, rappresentativo della sua adolescenza (e con questa ho praticamente svelato la sua età)
Il testo di Stupendo
È nei ritagli ormai del tempo
che penso a quando tu eri qui
era difficile ricordo bene
ma era fantastico provarci insieme.
Ed ora che non mi consolo
guardando una fotografia
mi rendo conto che il tempo vola
e che la vita poi è una sola
E mi ricordo chi voleva
al potere la fantasia
erano giorni di grandi sogni… sai
eran vere anche le utopie
Ma non ricordo se chi c’era
aveva queste queste facce qui
non mi dire che è proprio così
non mi dire che son quelli lì
Ed ora che del mio domani
non ho più la nostalgia
ci vuole sempre qualche cosa da bere
ci vuole sempre vicino un bicchiere!
Ed ora che oramai non tremo
nemmeno per amore… sì…
ci vuole quello che io non ho
ci vuole pelo sullo stomaco
Però ricordo chi voleva
un mondo meglio di così
sì proprio tu che ti fai delle storie… ma dai…
cosa vuoi tu più di così
E cosa conta chi perdeva
le regole sono così
è la vita! ed è ora che cresci
devi prenderla così…
Si
Stupendo!
mi viene il vomito
è più forte di me
non lo so
se sto qui
o se ritorno
se ritorno
se ritorno tra poco, tra poco… tra poco
Però ricordo chi voleva
un mondo meglio di così!
ancora tu che ci fai delle storie… ma dai…
cosa vuoi tu più di così
E cosa conta chi perdeva
le regole sono così
è la vita ed è ora che cresci
devi viverla così…