Cronaca del concerto di Torino di Avril Lavigne
È giovane, bionda e strilla un sacco. Canadese, talentuosa e con uno stuolo di adolescenti adoranti e strepitanti pronte a seguirla ovunque. Ha preteso un microfono di strass e un ventilatore invisibile sotto al palco che le scompiglia le chiome durante il concerto.
Questo è The Black Star Tour, che la bella Avril Lavigne sta portando in giro per tutto l’orbe terracqueo per promuovere il suo ultimo album, Goodby Lullaby.
Un’ora e mezza di concerto che, anche se troppo breve per le giovani fan, riesce a raccogliere non solo i brani dell’ultimo disco, ma anche tutti i più noti successi, nessuno dei quali viene dimenticato: I’m with you, Girlfriend, When you’re gone. Al posto degli accendini che animavano un tempo le ballate romantiche dei live per giovani e meno giovani, fioriscono sotto al palco decine di lucette rettangolari. Ci si mette un attimo a rendersi conto che si tratta di cellulari: decine di cellulari che ondeggiano a ritmo di musica e riprendono, fotografano, immortalano.
La band, interamente al maschile, segue Avril che canta e suona senza sosta, correndo letteralmente da un capo all’altro del palco, in un balletto di vicinanza con il suo giovane pubblico. Una giovane sirena bionda che seduce, seduta sul pianoforte, anche chi al Black Star Tour si trova a passare per caso.
Di Michela