Francesco De gregori, nel 1975, attraverso Rimmel, racconta la fine di una vera storia d’amore.
Il testo di Rimmel
E qualcosa rimane, fra le pagine chiare e le pagine scure
e cancello il tuo nome dalla mia facciata
e confondo i miei alibi e le tue ragioni
i miei alibi e le tue ragioni
Chi mi ha fatto le carte mi ha chiamato vincente
ma uno zingaro è un trucco
E un futuro invadente, fossi stato un pò più giovane
l’avrei distrutto con la fantasia
l’avrei stracciato con la fantasia
Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro
O ancora i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo,
li puoi nascondere o giocare come vuoi
o farli rimanere buoni amici come noi
Santa voglia di vivere e dolce Venere di Rimmel
Come quando fuori pioveva e tu mi domandavi
se per caso avevo ancora quella foto
in cui tu sorridevi e non guardavi
Ed il vento passava sul tuo collo di pelliccia
e sulla tua persona
e quando io senza capire ho detto sì
Hai detto “E’ tutto quel che hai di me”
E’ tutto quel che ho di te
Ora le tue labbra puoi spedirle a un indirizzo nuovo
e la mia faccia sovrapporla a quella di chissà chi altro
O ancora i tuoi quattro assi, bada bene, di un colore solo,
li puoi nascondere o giocare con chi vuoi
o farli rimanere buoni amici come noi