In uno dei momenti più alti della musica italiana Lucio Battisti cantava “no non piangere salame dei capelli verde rame”.
I tipi di Topoi hanno eletto questa indimenticabile lirica a titolo del proprio anti-premio Mogol, destinato a eleggere il testo peggiore dell’anno e donare al suo interprete ciò che merita: un salume tricoticamente eccentrico.
Ormai siamo giunti alla finale e i testi giunti fin qui sono: “Non so più cosa fare” di Celentano, Jovanotti, Battiato, Sangiorgi; Non è l’inferno di Emma (scritta da Kekko dei Modà; Squalo dei Litfiba.
Andate su poptopoi.com e votate quello che secondo voi è il peggior testo dell’anno.