Testo e musica di Adriano Celentano, Un Albero Di Trenta Piani è una delle tante canzoni dove il Molleggiato affronta il tema ecologista. Il riferimento è al grattacielo Pirelli di Milano, di 30 piani, il cantante ancora una volta attacca la speculazione edilizia e l’inquinamento.
Un Albero Di Trenta Piani è inserita in I mali del secolo, album di Celentano pubblicato il 5 maggio 1972, il primo in cui il cantautore firma, oltre che tutte le musiche, anche la maggior parte dei testi (tranne due).
Il testo di Un Albero Di Trenta Piani
Per la tua mania
di vivere
in una città
guarda bene come “cià” (ci ha)
conciati
la metropoli.
Belli come noi
ben pochi sai
ce n’erano
e dicevano
quelli vengono dalla campagna.
Ma ridevano
si spanciavano
già sapevano
che saremmo ben presto anche noi diventati
come loro.
Tutti grigi
come grattacieli con la faccia di cera
con la faccia di cera
è la legge di questa atmosfera
che sfuggire non puoi
fino a quando tu vivi in città.
Nuda sulla pianta
prendevi
il sole con me
e cantavano per noi
sui rami le allodole.
Ora invece qui
nella città
i motori
delle macchine
già ci cantano la marcia funebre.
E le fabbriche
ci profumano anche l’aria
colorandoci il cielo di nero che odora di morte.
Ma il Comune
dice che però la città è moderna
non ci devi far caso
se il cemento ti chiude anche il naso
la nevrosi è di moda:
chi non l’ha ripudiato sarà.
Ahia non respiro più
mi sento
che soffoco un po’
sento il fiato che va giù
va giù e non viene su
vedo solo che
qualcosa sta
nascendo
forse è un albero
sì è un albero
di trenta piani