Pubblicato su vinile a 45 giri il 13 aprile 1972, Parole parole è una canzone composta da Gianni Ferrio, con testo di Leo Chiosso e Giancarlo Del Re. Sigla di chiusura del programma televisivo Teatro 10, era cantata da Mina in coppia con l’attore Alberto Lupo.
E’ stata inserita nell’album del 1972 Cinquemilaquarantatre e successivamente riproposta in altri album di Mina, come Del mio meglio n. 2 (1973), Minantologia (1997), e The Platinum Collection (2004).
Dal 6 marzo 2015 è in rotazione radio, disponibile ufficialmente dal 9, una release di Federico Scavo, distribuita da d:vision / Energy Production, destinata a diventare un tormentone mondiale.
Il testo di Parole Parole (in versione originale)
Cara, cosa mi succede stasera,
ti guardo ed è come la prima volta.
che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei
Non vorrei parlare.
Cosa sei
Ma tu sei la frase d’amore cominciata e mai finita.
Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai.
Tu sei il mio ieri, il mio oggi
Proprio mai
Il mio sempre, inquietitudine
Adesso ormai ci puoi provare
chiamami tormento dai, già che ci sei
Tu sei come il vento che porta i violini e le rose
Caramelle non ne voglio più
Certe volte non ti capisco
Le rose e i violini
questa sera raccontali a un’altra
violini e rose li posso sentire
quando la cosa mi va, se mi va
quando è il momente
e dopo si vedrà
Una parola ancora
Parole, parole, parole
Ascoltami
parole parole, parole
Ti prego
Parole, parole, parole
Io ti giuro
Parole, perole, parole
parole, soltanto parole
parole tra noi.
Ecco il mio destino, parlarti come la prima volta
Che cosa sei, che cosa sei, che cosa sei
No, non dire nulla. C’è la notte che parla
Cosa sei
La romantica notte
Non cambi mai, non cambi mai, non cambi mai
Tu sei il mio sogno proibito
Proprio mai
E’ vero, speranza
Nessuno più ti può fermare
chiamami passione dai, hai visto mai
Si spegne nei tuoi occhi la luna e si accendono i grilli
Caramelle non ne voglio più
Se tu non ci fossi bisognerebbe inventarti
La luna e i grilli
Normalmente mi tengono sveglia
mentre io voglio dormire e sognare
l’uomo che c’è in te, quando c’è
che parla meno
ma che può piacere a me
Una parola ancora
Parole, parole, parole
Ascoltami
Parole, parole, parole
Ti prego
Parole, parole, parole
Io ti giuro
Parole, parole, parole, parole
parole soltanto parole
parole tra noi
Che cosa sei
Parole, parole, parole
Che cosa sei
Parole, parole, parole
Che cosa sei
Parole, parole, parole
Che cosa sei
Parole, parole, parole
parole soltanto parole
parole tra noi