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La mia casa – Daniele Silvestri – Con Testo

La mia casa è la prima traccia di Acrobati, ottavo album in studio di Daniele Silvestri, pubblicato il 26 febbraio 2016.

Il testo de La mia casa – in download su iTunes

La mia casa è a Lisbona
a metà di una collina
dove l’aria è sempre buona
in una piccola stradina che si inerpica
guidata da rotaie
che spariscono a ogni curva
e resistono alla furba ammaliazione del progresso
che qui tanto non disturba neanche adesso
Questione di contesto e di cultura
La mia casa è una finestra in miniatura
e dopo i tetti in lontananza
il mare aperto

La mia casa è Marrakech
In quella piazza sgangherata
Così bella da sembrare una pittura
Così forte da restarti appiccicata
Pur essendo totalmente priva di una architettura
E questa cosa nessuno mai l’ha spiegata
Che quella piazza lì non è fatta di niente
Solo di polvere e di musica e di gente colorata
Casa mia è là e c’è sempre stata

La mia casa è in un ostello di Berlino
Chiaramente riadattato come tutto
in questo splendido casino organizzato
Dove niente è come sembra
O perlomeno niente è più com’era stato
E tutto quanto intorno me lo insegna
Che il passato che è già stato fatto a pezzi come un muro
Qualcosa ne è rimasto per orgoglio tutto il resto invece
è proiettato nel futuro
Se poi verrà il momento in cui ci vuole il sole
E un vento che ti chiama
Casa mia sarà una cava a Favignana
Tra due ali di farfalla
Una bianca come il tufo e dolce
Quasi come l’altra è dura ed è gialla

La mia casa è Camden Town
e la Londra dei canali
Dei mercati sempre pieni
Degli inglesi sempre strani
Dei vinili che nascondono tesori mai sentiti
La mia casa allora affaccia sul Tamigi
E forse è molto più lontana e in cima agli scalini di Teotihuacan
Forse casa mia è a Parigi
Tra la Bastiglia e il Bataclan
Si casa mia è a Parigi
Tra la Bastiglia e Notre-Dame

Perché ho amato mille volte
E mille volte ho cominciato
E ho lasciato mille pezzi del mio cuore
Sul sagrato delle chiese
Nel cortile abbandonato di un compound Sud-Sudanese
Sul un tortuoso muro a secco Gallurese
Su di un ponte chilometrico di Istanbul magnifica e geniale
Che riesce a trasformare il mare in fiume e viceversa
Il fiume in mare

Nella mia casa è tutta Roma
Perché è qui che sono nato
In mezzo ai preti i gladiatori gli avvocati i senatori
I tassinari gli impiegati le bariste gli artigiani
I rigattieri i poliziotti i cravattari le pu***ne
E le duemila fontanelle per le strade
Dove l’acqua scorre sempre e non si ferma
Come se l’acqua fosse Roma
Come se fosse eterna
Come se l’acqua fosse Roma
Come se fosse eterna


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