Il Povero Cristo – Vinicio Capossela – Testo e Significato
Pubblicata mercoledì 17 marzo 2019, Il Povero Cristo è una canzone di Vinicio Capossela. È il il primo brano estratto da Ballate per uomini e bestie, suo undicesimo album di inediti disponibile a partire dal 17 maggio.
Il significato di Il Povero Cristo
Il Povero Cristo riferisce dell’incapacità dell’uomo di salvarsi seguendo il precetto in cui è racchiusa tutta la Buona Novella: ‘ama il prossimo tuo come te stesso’. Un precetto semplice, ma evidentemente impossibile da realizzare. L’avidità, l’egoismo e l’ignoranza dell’uomo portano Cristo a rinunciare al suo insegnamento e a tornare infine sulla croce. ‘Cristo’ racconta Capossela ‘incontra l’uomo e impoverisce fino a diventare il povero cristo che, sulla bocca di tutti, si fa sinonimo della condizione umana’.
Il video ufficiale di Il Povero Cristo
Il videoclip che accompagna il singolo è trasmesso in prima tv il 19 aprile, data che coincide con il venerdì santo, alle ore 21.00 da Sky Arte. Scritto da Vinicio Capossela e Miriam Rizzo e girato a Riace, per la regia di Daniele Ciprì che firma anche la fotografia. Lo produce Groenlandia con il sostegno della Calabria film Commission. I protagonisti sono Enrique Irazoqui, il celebre Gesù de ‘Il Vangelo secondo Matteo’ di Pier Paolo Pasolini, e Marcello Fonte, Palma d’oro a Cannes nel 2018 per Dogman. Il ruolo femminile è affidato a Rossella Brescia.
Il testo di Il Povero Cristo
Disponibile per il download digitale su iTunes o in CD, Vinile e digitale su Amazon
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
Per prima cosa ha appreso
La condizione atroce
Amar la vita e viverla
Ed essere felice
Amar la vita e vivere
Sapendo di morire
Ma invece di un fratello
Vedere nel suo simile
Il primo da affogare
Se appena è un po’ più debole
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
Si è messo sulla strada
E va ascoltando voci
C’è chi lo tira a destra
Chi lo spoglia a sinistra
Tutti lo voglion primo
Nella loro lista
Ma piuttosto che da vivo
A dare il buon ufficio
È meglio averlo zitto
E morto in sacrificio
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
E Cristo come Eva
Ha incontrato l’uomo
Aveva un paio di baffi
E un coltello da affilare
Lo sguardo torvo non
Smetteva di sfidare
E gli ha detto: “Cristo, spostati e lasciami passare
Non voglio sentir prediche, ho già molto da fare”
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
Il povero Cristo
È sceso dalla croce
E ha visto che per l’uomo
Non può esserci unità
Non una cosa sola
Cattiva oppure buona
Ma pezzi frantumati
Come è stato creato
Dovrà sempre mentire
A chi gli sta vicino
Perché c’ha dentro il cuore
Le stanze di un casino
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
E intanto nel mondo una guerra è signora della Terra
Il povero Cristo
È tornato sulla croce
Con il dono che
A tutti qui ha portato
La Buona Novella
Dove per scritto è messo
Ama il prossimo tuo
Come fosse te stesso
Ma troppo era difficile
Forse anche oltre l’umano
Così si è ritirato
All’uomo ha rinunciato
Una veste di silenzio
Si è cucito addosso
Il povero Cristo
Tace, grida all’uomo
A più non posso
Crudele e realistica versione del Suo messaggio- Neppure i nostri contemporanei” cosiddetti poveri cristi”, vuoi mendicanti, vuoi senzatetto potrebbero, per mancanza di fiducia e dignità d’ascolto scegliere di vivere cristianamente( anche lui alla fine sin è arreso).
Grande. Il finale
Così si è ritirato
All’uomo ha rinunciato
Non corrisponde alla realtà: Dio non si arrende.