Angeli – Lucio Dalla – Legacy Edition – Con Testo
Pubblicata mercoledì 23 ottobre 2019, Angeli è una canzone di Lucio Dalla. Il brano è contenuto in Lucio Dalla – Legacy Edition, disponibile a partire da venerdì 25 ottobre, A quarant’anni di distanza dalla prima pubblicazione.
Lucio Dalla – Legacy Edition esce nella versione CD composta dallo storico album Lucio Dalla rimasterizzato (“L’ultima Luna”, “Stella di mare”, “La Signora”, “Milano”, “Anna e Marco”, “Tango”, “Cosa sarà”, “Notte”, “L’anno che verrà”) e i 3 brani in versione inedita: “Angeli” nella versione in studio, “Stella di mare” in inglese e “Ma come fanno i marinai” feat. Francesco De Gregori nella versione inedita registrata in studio. Il tutto accompagnato da un libretto di 24 pagine con le illustrazioni originali di Alessandro Baronciani e i contributi di Dente, Di Martino, Colapesce, Colombini e Biancani raccolti per l’occasione da John Vignola. La Legacy Edition è disponibile inoltre in una versione LP dell’album rimasterizzato a 24bit/192KHZ, la migliore definizione attualmente possibile, + 1 CD bonus con i 3 brani in versione inedita e un libretto da 12 pagine.
Lucio Dalla – Legacy Edition è disponibile su Amazon.
Il testo di Angeli – Lucio Dalla
Lasciare l’Italia per andare a Lugano
E toccarsi sempre con la stessa mano
Come essere una truffa, questo lago fa paura
Ci sono tante banche, serve un samba, una strega, una fattura
Le 3 di notte non so dove sputare
È così pulito che non si può sporcare
Dal locale esce uno sbronzo che si annoia
Non è solo, guarda un po’
Anche a Lugano, anche a Lugano hanno una troia
Lo spogliarello in quel locale di Lugano lo fa una donna col suo barboncino nano
Vanno in albergo per studiare nuove mosse
la ragazza è libanese il barboncino è di Torino e ha un po’ di tosse
Una guardia o un generale, non si capisce bene
Mi guarda male butto via la cicca e quello sviene
Sta per farmi la morale ma mi faccio perdonare
Perché raccolgo la cicca appena accesa
La metto in tasca e comincio a fischiare
Fischio piano perché è quasi mattina
Da una pizzeria esce uno di Messina
Hai tacchi alti e un grembiule ancora in mano
Sembra stanco e molto triste, te lo credo te lo credo
Fa la pizza qui a Lugano
Da poco tempo è venuto a lavorare
Dice che è dura ma si può anche abituare
Ed è contento a non far niente la mattina
E con la moto va a vedere, va a vedere, a vedere dove abita la Mina
Angeli, angeli, siamo angeli
Un uomo alto che assomiglia a Garibaldi
È sulla strada la pulisce è molto tardi
Si ferma con la scopa sotto il mento
Poi alza gli occhi verso il cielo e con il dito sente il vento
Muore la notte quando il vecchio con la scopa
La butta in cielo e torna il sole sull’Europa
E tutti quanti lascian lì di lavorare
È uno spettacolo vedere, vedere gli angeli volare