Disponibile a partire dal 16 dicembre 2021, La Primavera è una canzone di Jovanotti. Il brano è inserito ne Il Disco Del Sole, definito dallo stesso cantautore un “un oggetto volante non identificato, è uno streaming, una filosofia, ma soprattutto è il flusso di brani scritti da Lorenzo a due anni e mezzo di distanza da La Nuova Era.“
Il significato
Jovanotti riguardo alla canzone ha scritto sul suo profilo facebook: ““LA PRIMAVERA esce quando inizia l’inverno, come un’affermazione, una dichiarazione di intenti. È un pezzo nato da un demo strumentale che ho ricevuto da Noochie Rigano e Riccardo Onori, miei collaboratori di tanti anni. Avevo quelle due strofe scritte su un cellulare. Ricordo anche il giorno in cui le ho scritte, ma non ricordo perché, anzi lo ricordo ma non lo dirò. Le ho cantate sulla base e poi è nato il ritornello così come nasce un fiore selvatico. A giugno 2021 ho riacceso il mio studio dopo tanti mesi in cui avevo lavorato solo con mezzi di fortuna (chitarra, cellulare, iPad, quaderni e post it) e LA PRIMAVERA è nata, ma assomigliava un po’ troppo all’estate (addosso) così per un po’ l’ho messa in panchina. Quando Rick mi ha chiesto di ascoltare TUTTI i provini che avevo (circa 40) l’ho messa in coda, e lui quando l’ha sentita mi ha chiesto di cosa parlavo. Della primavera ho detto, la stagione in cui la natura fiorisce di nuovo, ma non una natura addomesticata. Questa primavera è selvatica, ha una tensione dentro, una forza sovrannaturale, qualcosa che per me resta un mistero. Così lui mi ha risposto “entriamoci”, e dentro quel caos di mille tracce che avevamo messo nel demo lui ha fatto la magia e mi ha chiesto di cantarla diverso, senza spingere. Ho pensato a Franco, con me lì c’era Pinaxa e gli ho detto “provo a cantarla pensando di essere con Battiato. Insegnami, facciamogli un omaggio velato, un fiore per lui.”
Il testo di La Primavera
I gatti innamorati sono pronti a farsi uccidere
Pur di portare a compimento la prossima missione
La morte è quella cosa che agli altri può succedere
Ma resta sempre la speranza che a noi non accadrà
Tenendoti la mano mentre stavi partorendo
Sulla frontiera eterna tra il mistero e la paura
Gettai uno sguardo fuori nella notte e in un secondo
Mi ritrovai all’incrocio tra macchine e natura
Amo gli inizi
E ognuno ha i propri vizi
La primavera arriverà
Amo gli inizi
E ognuno ha i propri vizi
La primavera
Se potessi stringerti tra le mie braccia, io lo farei
Ti porterei in moto a prendere un gelato al gusto che vorrai
Guarderei la nebbia aprirsi come il sole e ti respirerei
Le tue mani belle sopra la mia pelle io mi sentirei
Mentre studiavi Caravaggio all’Accademia d’Arte
I turchi pattugliavano il confine con la Siria
E in Cina un pipistrello o forse a Malibù o su Marte
Dormiva a testa in giù e le gambe all’aria
E se il profumo del ragù si mischia a certi incensi
Che sono fabbricati da millenni nel Kerala
Rossini con la musica evocava i cinque sensi
E un giorno il karaoke si farà dentro al Teatro della Scala
Amo gli inizi
E ognuno ha i propri vizi
La primavera arriverà
Amo gli inizi
E ognuno ha i propri vizi
La primavera
La primavera
Se potessi fare quello che fa aprile con i giorni freddi
Ti farei volare come un aeroplano sopra i continenti
Aprirei i polmoni a tutte le emozioni che mi fai provare
Siamo due canzoni dentro un DJ set sovrannaturale
La primavera
La primavera
La primavera
La primavera