In radio e su tutte le piattaforme digitali dal 24 giugno 2022 Hula Hoop è una canzano frutto della collaborazione tra Carl Brave e Noemi. Il brano è scritto e prodotto dallo stesso Carl Brave.
“Lo stadio Olimpico e gli aperitivi, i vocali infiniti e i duetti per gioco. Io e Veronica abbiamo lo stesso sguardo su tante cose. Una ‘sintonia’ musicale e personale così bella che ho pensato – anche da tifoso scaramantico – che “squadra che vince non si cambia”. Ci siamo trovati così bene lo scorso anno che abbiamo deciso di rifarlo!“, ha detto Carlo. E gli fa eco Noemi “In questo ultimo anno io e Carlo abbiamo stretto un sincero rapporto di stima artistica e siamo diventati amici. E’ stato naturale rispondere “ci sono!” alla sua proposta di tornare in studio. Credo che questa grande affinità e il divertimento che proviamo quando stiamo insieme risulti lampante anche da questo nuovo brano. Dai primi accordi di chitarra si capisce che è un pezzo nostro. Hula Hoop ha un sound che ormai ci contraddistingue, in bilico tra la luminosità dell’estate e la ricercatezza di certi suoni come quello della marimba o delle chitarre che sanno d’estate . È stato molto bello ritrovarci anche nella musica“.
In questa estate di vera ripartenza, che vede entrambi gli artisti in tour, le sonorità a tratti vintage di Hula Hoop richiamano alla mente le immagini luminose delle villeggiature all’italiana. Il testo, ironico ma anche romantico, è una metafora della vita che con le sue difficoltà ci fa rimanere tutti come in equilibrio dentro un hula hoop.
il testo di Hula Hoop
Ferragosto, ti devo beccare ad ogni costo
anche a costo di dormire sulla riva
sul lettino di telline a Terracina, ahi, ahi, ahi
Vado giù a buttare l’immondizia
ti lascio lo stecco di liquirizia
ma quando ritorno non ti trovo più
Sei mia, fuori da qui, è andata così
sei un numero in rubrica che non chiamerò più
tu che metti giù ma se chiami vengo
A costo di tornare in autostop
in equilibrio dentro a un Hula hoop
e forse oggi è il caso
di staccare, care, care
prendi un casco e andiamo al mare, mare, mare
per il bianco d’estate che non si vede il rosso
la spiaggia di notte sembra il pianeta rosso
rosso, rosso, mare mosso
e tu sei la mia boa
stretta a te come un boa, ti saluto aloa
T’affacci alla finestra
di ieri non ricordo più
metti il vestito a destra (perché?)
ti sta meglio il rosso, ah ah
Non fare l’appiccicoso
mi fai venire il mal di testa
a volte giuro sei un lavoro
a volte sei un capolavoro
Sparisci e ricompari come un pop up
che si apre ancora dentro un sito hard
ore, giorni, settimane come un cane in autostrada
che resta fermo ad aspettare
A costo di tornare in autostop
in equilibrio dentro a un Hula hoop
e forse oggi è il caso di staccare, care, care
prendi un casco e andiamo al mare, mare, mare
per il bianco d’estate che non si vede il rosso
la spiaggia di notte sembra il pianeta rosso
rosso, rosso, rosso, mare mosso
e tu sei la mia boa stretta a te come un boa
ti saluto aloa
aloa, aloa, aloa
Se io
fuori da qui
è andata così
sei un numero in rubrica
che non chiamerò più
tu che metti giù
ma se chiami vengo
A costo di tornare in autostop
in equilibrio dentro a un Hula hoop
e forse oggi è il caso
di staccare, care, care
prendi un casco
e andiamo al mare, mare, mare
per il bianco d’estate
che non si vede il rosso
la spiaggia di notte
sembra il pianeta rosso
rosso, rosso, mare mosso
e tu sei la mia boa
Stretta a te come un boa
ti saluto aloa