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Brunori Sas, La ghigliottina – Testo e Significato

Pubblicata alle 18 del 18 settembre, La ghigliottina è una canzone di Brunori Sas. Con questo brano prosegue il sodalizio brunoriano con Riccardo Sinigallia, produttore artistico del brano -già al lavoro con Dario su “La vita com’è”.

Il significato

In un flusso frenetico di immagini, pensieri, considerazioni e contraddizioni, con l’affilata penna di Dario Brunori a servire molteplici chiavi di lettura sulla contemporaneità, “La ghigliottina” si muove tra giri di chitarre essenziali in apertura e concitati riff a incorniciare stralci di quotidiane querelle ideali e ideologiche.
Con “La ghigliottina” prosegue il sodalizio brunoriano con Riccardo Sinigallia, produttore artistico del brano -già al lavoro con Dario su “La vita com’è”: un connubio che promette di riservare nuove sorprese e linfa musicale per un nuovo disco al quale Brunori sta lavorando.

“La ghigliottina” è una canzone d’attualità… e l’attualità, si sa, è sempre scivolosa. Per questo, nell’infilarmi in questo ginepraio, ho indossato un po’ i panni del cronista, un po’ quelli dell’autore, alternando frasi captate in giro a roba che mi è passata per la testa. La stesura definitiva è frutto di una sorta di crasi suggeritami da Riccardo Sinigallia, la fusione di due canzoni preesistenti che giravano intorno a temi comuni, ma senza un fuoco particolare… Il mashup invece ha tirato fuori una versione spiazzante, che per certi versi ricorda il flusso schizofrenico di immagini e suoni di uno scrolling sui social. Ci è piaciuta ed eccola qua”, commenta Dario Brunori.

Ascolta la canzone

Un visual de La ghigliottina è disponibile sul canale youtube di Brunori sas. Il brano è disponibile su tutte le piattaforme digitali e in radio per Island Records.

Il testo di La ghigliottina

Il vero lusso è la povertà
Mi dicevi l’altra sera a tavola
Il vero lusso è la povertà
Perché il povero un sogno ce l’ha

Quante cose si dicono a tavola
Che in pubblico non diresti mai
Sopratutto da quando la ghigliottina
Ha la lama affilata e lo sai

Che la donna adesso è più donna
Non è più la donna di chicchessia
E anche dire che lei è la tua donna
Non va mica bene, mica è roba tua

Ti vedo un po’ stanco maschio etero bianco
Fra ricatti morali, colpe ancestrali, monete di scambio
Tu vorresti tornare di nuovo
Ai bei tempi di mamma e papà
perché ti sembra normale
Che non sia normale la diversità

La droga, la moda, il calcio, la f**a
Mi piace scopare, la maglia della nazionale
Po-po-po-po-po-poppo Po-po-po-po-po-po
oh oh

E l’amore, l’amore, l’amore
L’amore, l’amore, l’amore
E sempre d’amore si tratta
Ma poi l’amore non c’è

Il vero lusso in questi tempi di guerra
È avere una casetta con un pezzo di terra
Un orto e una vigna di guarnaccino
Due calci ad un pallone ed un bicchiere di vino

Quante volte ho sentito parlar di campagna
Alla gente che vive in città
E che loda la vita bucolica
Però in campagna poi mica ci sta

E l’amore, l’amore, l’amore
L’amore, l’amore, l’amore
E sempre d’amore si tratta
Ma poi l’amore non c’è

E l’amore, l’amore, l’amore
L’amore, l’amore, l’amore
E sempre d’amore si parla
Ma poi l’amore dov’è

Nella moda, la droga, il calcio, la figa
Mi piace volare, la maglia della nazionale
Po-po-po-po-po-poppo Po-po-po-po-po-po

E l’amore, l’amore, l’amore
L’amore, l’amore, l’amore
E sempre d’amore si tratta
Ma poi l’amore cos’è

E l’amore, l’amore, l’amore
L’amore, l’amore, l’amore
E sempre d’amore si canta
Ma poi l’amore dov’è?

Amore qui non ce n’è…
Cosa bisogna cantare, oggigiorno?


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