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Niente di male – Giorgia – Testo e Significato

Niente di male è una canzone di Giorgia pubblicata venerdì 18 ottobre 2024. Il brano è prodotto da Cripo e scritta da Mara Sattei, Alessandro La Cava, Federica Abbate, Nicola Lazzarin e Jacopo Pio Porporino

Il significato

La canzone viene così descritta: è un brano dal ritornello indelebile che è anche un invito alla leggerezza e al lasciarsi andare perché “in fondo non c’è niente di male”.

Per anticipare l’annuncio del brano ai fan, nei giorni scorsi l’artista ha postato sui social alcuni video, primo tra tutti quello insieme al figlio Samuel in cui gioca sul gap generazionale tra genitore “boomer” e figlio della GenZ, mostrando il suo lato più ironico e divertente.

Ascolta Niente di male

Un audio della canzone è disponibile sul canale youtube giorgiaofficial. Il brano è inoltre disponibile su tutte le piattaforme di streaming online.

Il testo di Niente di male

Fogli di carta nella polvere ritrovo
non ho mai finto di amare troppo, neanche poco
non ho mai vinto neanche una volta in questo gioco
contro di me

E se domani io sarò altrove perché la vita
mi ha resa forte come un gigante e con fatica
tu dove sei in questa mia salita

Vorrei farlo sopra un pianoforte
davanti a questa gente sai trovo risposte
è solo un modo per cercare Dio
per far capire che dentro il riflesso tuo ci sono anch’io

E infondo non c’è niente di male
se ogni giorno ci sembra uguale
dove finisco io inizi te
ma finiamo sempre per litigare
quanto basta, perché il cielo in una stanza
ci sembrava più grande di un monolocale
è strano ma per te ho imparato ad accettare
anche l’effetto collaterale

Rose nel giardino mi sorprendo
e quando il tempo passa io sto meglio
e vedo luci fuori campo
e tutto d’un tratto mi risveglio
sono sola di notte
la luna abbraccia il sole che sorge
e perdo tutto io
non ho mai, mai, mai
giuro mai, mai, mai
dormito pensando che

Vorrei farlo sopra un pianoforte
davanti a questa gente sai trovo risposte
è solo un modo per cercare Dio
per far capire che dentro il riflesso tuo ci sono anch’io

E infondo non c’è niente di male
se ogni giorno ci sembra uguale
dove finisco io inizi te
ma finiamo sempre per litigare
quanto basta, perché il cielo in una stanza
ci sembrava più grande di un monolocale
è strano ma per te ho imparato ad accettare
anche l’effetto collaterale

Quando si ama solo per abitudine
è come fare il più grande crimine
cercavo uno specchio per somigliare alla tua immagine
cercavo il tuo sguardo così da colmare il silenzio

Ma infondo non c’è niente di male
se ogni giorno ci sembra uguale
dove finisco io, inizi te
ma finiamo sempre per litigare
quanto basta perché il cielo in una stanza
ci sembrava più grande di un monolocale
è strano ma per te ho imparato ad accettare
anche l’effetto collaterale


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