Durante la seconda serata del Festival di Sanremo 2025 Damiano David ha omaggiato l’immenso Lucio Dalla cantando la sua canzone del 1988 dal titolo Felicità, ultima traccia dell’album Dalla/Morandi.

Il significato di Felicità di Lucio Dalla
Scritta a quattro mani da Lucio Dalla e Mauro Malavasi si tratta di una canzone in cui gli autori si interrogano proprio sul soggetto del titolo, uno stato d’animo che passa in fretta e non si ferma, come un treno che sfreccia nella notte senza fermarsi: “ah felicità su quale treno della notte viaggerai / lo so che passerai ma come sempre in fretta / non ti fermi mai”
Che cos’è la felicità? La felicità è uno stato d’animo complesso e soggettivo, che può essere influenzato da una varietà di fattori. Non esiste una definizione univoca di felicità, poiché ciò che rende felice una persona può non rendere felice un’altra.
Ascolta la canzone
Il video di Damiano che canta Felicità durante Sanremo 2025 è disponibile su Raiplay. La versione originale di Lucio Dalla è disponibile sul canale youtube dell’artista bolognese.
Il testo di Felicità
Se tutte le stelle del mondo a un certo momento venissero giu’
tutta una serie di astri di polvere bianca scaricata dal cielo
ma il cielo senza i suoi occhi non brillerebbe piu’
se tutta la gente del mondo senza nessuna ragione
alzasse la testa… e volasse su
senza il loro casino quel doloroso rumore
la terra povero cuore non batterebbe piu’
mi manca sempre l’elastico per tener su le mutande
così che le mutande al momento piu’ bello mi vanno giù
come un sogno finito magari un sogno importante
un amico tradito anch’io sono stato tradito
ma non m’importa più
tra il buio del cielo le teste pelate bianche
le nostre parole si muovono stanche
non ci capiamo più
ma io ho voglia di parlare di stare ad ascoltare
continuare a far l’asino di comportarmi male
per poi non farlo più
ah felicità su quale treno della notte viaggerai
lo so che passerai ma come sempre in fretta
non ti fermi mai
si tratterebbe di nuotare prendendola con calma
farsi trasportare dentro a due occhi grandi
magari blu
e per dovermi liberare attraversare un mare medioevale
guardare contro un drago strabico ma di draghi baby
non ce ne sono più
forse per questo i sogni sono cosi pallidi e bianchi
e rimbalzano stanchi tra le antenne lesse delle varie tv
e ci ritornano in casa portati da signori eleganti
si si che parlano e tutti quanti che applaudono
non ne vogliamo più
ma se questo mondo e’ un mondo di cartone
allora per essere felici basta un niente
magari una canzone o chi lo sa
se no sarebbe il caso di provare a chiudere gli occhi
e poi anche quando hai chiuso gli occhi chissà cosa sarà
ah felicità su quale treno della notte viaggerai
lo so che passerai ma come sempre in fretta
non ti fermi mai