Madame – Aranciata – Testo e Significato Canzone
Aranciata è una canzone di Madame pubblicata venerdì 9 giugno 2023. Scritto dalla stessa Madame e prodotto da Michelangelo, il brano è in radio da venerdì 9 giugno ed è incluso nella versione digitale dell’album “L’amore”
Il significato di Aranciata
Madame torna a raccontarci una storia d’amore, questa volta quella di una relazione che vive una rottura, una distanza. “Parla chiaro e dimmi perché te ne vai da me / il tuo fiume senza margine non è più il mio rifugio”. Tra la perdita e il desiderio, “Aranciata” ci porta nell’estate della nostalgia “Io ti tenevo da un dito correndo nel prato / giocavamo a pallone bevendo aranciata / suonavamo canzoni alle feste di Clara / e mi volevi davvero bene?”.
Questa sensazione dolce e amara viene resa visibile dalla metafora del mare: “Mi hai aperto le porte del mare, ma mi hai lasciata sola navigare”. Un’immagine di forte impatto e molto profonda, che esprime un dualismo emotivo: da una parte la serenità del mare e la voglia di esplorarlo, dall’altra la solitudine, l’assenza prodotta dall’abbandono della persona amata.
La cantautrice torna a parlare d’amore in tutte le sue sfaccettature, dopo l’uscita del suo secondo album “L’amore” (Sugar) che ha debuttato al numero uno della classifica dei dischi più venduti e che include il singolo multiplatino presentato al Festival di Sanremo “Il bene nel male”.
Ascolta la canzone
Un Lyric Video è disponibile sul canale youtube ufficiale di Madame. Il brano è inoltre disponibile su tutte le piattaforme di streaming online, inclusa amazon.
Il testo di Aranciata
Quella sera, primavera
Ero bimba immacolata
Quella sera, la primavera
Di una bimba innamorata
Un segreto ti gonfia le guance
Mi gonfi la faccia di lacrime, ladro di parole
Mi rubi il respiro, mi sembra un’addio
Ma io
Io ti tenevo da un dito correndo nel prato
Giocavamo a pallone, bevendo aranciata
E suonavamo canzoni alle feste di Clara
E mi volevi davvero bene se era davvero bene
Perché, perché, perché, perché domani te ne vai?
Perché, perché, perché, perché mi ami a metà?
Non mi lasciare così, non me lo merito
Non mi lanciare così, senza rimedio
Mi hai aperto le porte del mare
E mi hai lasciata sola, navigare
Io ti ho gonfiato le tasche d’amore e le hai bucate
Non so se di proposito, non penso di proposito
Uno specchio per le allodole le tue commedie plateali
Parla chiaro e dimmi perché te ne vai da me
Il tuo fiume senza un margine non è più il mio rifugio
Da quando in quello che immaginavi io non ero inclusa
Trovo pace in una gabbia che non ho aperto a nessuno
Perché dentro c’è un ricordo che deve stare al sicuro
Io ti tenevo da un dito correndo nel prato
Giocavamo a pallone, bevendo aranciata
E suonavamo canzoni alle feste di Clara
E mi volevi davvero bene, se era davvero bene
Perché, perché, perché, perché domani te ne vai?
Perché, perché, perché, perché mi ami a metà?
Non mi lasciare così, non me lo merito
Non mi lanciare così, senza rimedio
Mi hai aperto le porte del mare
E mi hai lasciata sola navigare
Nel blu, blu, più giù, fara più male
Tu, tu mi devi ancora dire
Perché, perché, perché, perché domani te ne vai?
Perché, perché, perché, perché mi ami a metà?
Non mi lasciare così, non me lo merito
Non mi lanciare così, senza rimedio
Mi hai aperto le porte del mare
E mi hai lasciata sola navigare